VALORIZZAZIONE DI PALATIUM VETUS

La Fondazione ha riaperto al pubblico le porte di Palatium Vetus mettendo a disposizione dei cittadini, degli studenti e dei turisti la storica sede, le sue vestigia, la Collezione d’Arte e affidando la realizza­zione operativa alla società strumentale Palazzo del Governatore Srl.

Un’iniziativa culturale di grande prestigio per il territorio e una valida occasione per far conoscere la storia del più antico palazzo pubblico cittadino, coevo alle origini di Alessandria, dove si amministra­vano la res publica e la giustizia.

Eventi, mostre, concerti, inaugurazioni hanno animato il Broletto, nel rigoroso rispetto delle misure di salute pubblica messe in atto dal Governo per contrastare la diffusione della pandemia di Covid-19.

A disposizione del pubblico anche il patrimonio di opere d’arte della Fondazione, che vanta oltre 800 opere che spaziano dal XV secolo ai giorni nostri, veri capolavori che costituiscono un percorso culturale di notevole livello il cui nucleo più antico è composto da dipinti del Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, Defendente Ferrari, Gaudenzio Ferrari, Pier Francesco Guala, Bernardino Lanino, Giovan­ni Mazzone e Giuseppe Vermiglio, esposti in teche climatizzate al primo piano del Palazzo.

La Quadreria, al piano terreno, presenta opere di artisti vissuti negli ultimi due secoli, molti dei quali originari della provincia di Alessandria e altri che nel corso della loro carriera hanno avuto contatti con l’alessandrino. Il percorso espositivo propone, tra gli altri, dipinti di Giovanni Migliara, Car­lo Carrà, Pietro Morando, Angelo Morbelli, Giuseppe Pellizza, dei contemporanei Afro Basaldella, Antonio Corpora, Le Corbusier. Accanto alla mostra permanente, è previsto l’allestimento di mostre a tema, legate a opere e autori della Collezione, su progetto scientifico degli esperti d’arte: Fulvio Cervini, docente di Storia dell’arte medievale presso l’Università di Firenze, Maria Luisa Caffarelli e Rino Tacchella, che hanno lavorato alla stesura del catalogo generale delle opere della Fondazione. La prima mostra è dedicata a Carlo Carrà (Quargnento 1881 – Milano 1966) in occasione dei 140 anni dalla nascita.

Alcune opere di particolare prestigio della Collezione d’Arte sono state concesse in prestito al Castello Visconteo Sforzesco di Novara per la mostra “Divisionismo. La rivoluzione della luce” dove migliaia di visitatori hanno potuto apprezzarne qualità pittoriche e peculiarità tecniche in rapporto ad altri capolavori di Previati, Segantini, Grubicy. Nel percorso espositivo figuravano due opere di Pellizza da Volpedo, “Le ciliegie” e “Nubi di sera sul Curone” oltre al dipinto di Angelo Morbelli “Un consiglio del nonno o Parlatorio del Pio Albergo Trivulzio”, veri e propri capolavori del Divisionismo italiano.

Nel grande cortile di Palatium Vetus, protetto dalla copertura in vetro e acciaio realizzata su progetto dell’architetto di fama internazionale Gae Aulenti, è allestita la mostra “Marengo e il suo tempo” che presenta manifesti, carte geografiche e stampe che si concentrano sulla figura di Napoleone Bona­parte e sulla battaglia di Marengo. Una collezione di proprietà della Fondazione, acquisita nel corso degli anni e costantemente integrata con opere d’arte dedicate all’imperatore francese le cui sorti si sono intrecciate con la storia di Alessandria il 14 giugno 1800. In esposizione, per la prima volta, due importanti volumi di grande valore storico, motivo di attenzione per studiosi e appassionati di storia locale e napoleonica.

In mostra, è esposto anche un raro nucleo di incisioni, libri, manoscritti e manifesti sulla battaglia di Marengo e su Alessandria durante il dominio napoleonico acquisiti nel corso dell’anno dalla Fonda­zione.

Di grande interesse archeologico, la ghiacciaia e l’area museale dove sono esposte interessanti sup­pellettili, tra cui monete antiche, vasi da cucina e corredi da tavola, risalenti al XIV-XV secolo, venuti alla luce durante i lavori di restauro del Palazzo, e dove è possibile ammirare la campana, risalente al ‘600, realizzata sulla base di uno degli stampi in terracotta riemersi duranti gli scavi. Una pagina di storia che ricorda le origini manifatturiere della città e che ha riscosso grande attenzione da parte dei visitatori.

Alle visite guidate per il pubblico, si è affiancata una vivace attività didattica, realizzata nel corso dell’anno scolastico 2019/2020 con le scuole di ogni ordine e grado della provincia di Alessandria. Da settembre a febbraio sono stati ospitati circa 940 studenti che al termine della visita al Palazzo, alla Collezione d’Arte e alla ghiacciaia hanno partecipato a oltre 35 laboratori della durata di un’ora e mezzo ciascuno, con l’utilizzo di materiali didattici appositamente dedicati. Undici i percorsi elabo­rati dalla Fondazione in base all’età e alla classe frequentata con una grande partecipazione da parte di alunni e docenti che hanno avuto occasione di trascorre una giornata interessante e istruttiva, utile per approfondire la storia della loro città.

Al fine di agevolare la fruizione della visita da parte del pubblico, la Fondazione ha realizzato e distribuito gratuitamente un depliant informativo illustrato contenente notizie storiche sul Palazzo, sulle opere esposte e sui relativi autori.

Nell’ottica della promozione del patrimonio artistico del territorio è stato realizzato un video su Pala­tium Vetus destinato alla diffusione su canali tematici dedicati alla storia dell’arte.