Borgoratto Paese degli Artisti: il passato germoglia in nuove forme d’arte e l’accoglienza diventa attrazione per i cicloturisti.

Un percorso d’arte e il punto di riferimento per il cicloturismo promossi da un video che invita a scoprire e vivere tutte le dimensioni di Borgoratto, dalla Grande Panchina al Giardino dell’Accoglienza in un ricco calendario di eventi.

Si inaugura domenica 28 maggio “Borgoratto, Paese degli Artisti”, percorso nell’ambito del progetto Terre Belle della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.

Il sindaco SIMONE BIGOTTI e la sua Amministrazione Comunale hanno valorizzato una peculiarità unica facendo fiorire, mese dopo mese,  nuove idee e nuove prospettive di sviluppo per Borgoratto Alessandrino.

Il piccolo centro ha dimostrato di essere comunità viva ed attrattiva grazie ad eventi enogastronomici – la Sagra degli Gnocchi che nel 2022 ha festeggiato la 20esima edizione, alla quale si è aggiunta la Sagra della Fassona nell’ambito della Festa Patronale – e a grandi concerti capaci di richiamare migliaia di persone, spesso dando al tutto un’anima benefica.

Non è mai mancato il momento culturale: la Festa patronale, da molto tempo, ogni anno è preceduta dall’inaugurazione di una mostra d’arte.

“Ma è venuto il momento di rendere l’arte un attrattore a cielo aperto” dichiara il sindaco Simone Bigotti. “Nel 2022 abbiamo inaugurato la Grande Panchina n.209 del Circuito Big Bench dedicandola agli Artisti di Borgoratto, ispiratori del progetto che, ben accolto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, oggi trova compimento”.

L’arte è uno dei “motori” delle attività che si potranno svolgere a Borgoratto nel tempo libero.

La partecipazione di comuni di piccole dimensioni come Borgoratto al bando “Terre belle” – afferma il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, notaio Luciano Marianodimostra che abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati, ossia rivitalizzare luoghi del nostro territorio che per caratteristiche culturali, storiche, enogastronomiche o ambientali meritano interesse e attenzione. Borgoratto, in particolare, ha dato i natali a diversi artisti e questo evento contribuirà certamente a rafforzarne il richiamo turistico.

Puntando su due eccellenze non ancora pienamente valorizzate Borgoratto può aspirare a diventare paese turistico, una Terra Bella da visitare, vivere e da cui partire.

La prima eccellenza si chiama ARTE: Borgoratto ha dato i natali a pittori e artisti che hanno lasciato qui e altrove la loro impronta. I cinque artisti prescelti sono: il pittore CINO BOZZETTI (1876-1949), gli artisti del ferro ERNESTO FERRARI (1894-1973) e il figlio MARIO FERRARI (1925-1990), i pittori CESARE BRUNO (1935-1998), MARIO CONZANO (1944-2010) anche scenografo, e RICCARDO CASSOLA, l’unico vivente.

La volontà di valorizzare il loro lascito di opere e fermenti, ha portato l’Amministrazione Comunale, supportata dall’associazione di sviluppo territoriale Smartvalley, a coinvolgere nuovi artisti per impreziosire il paese con diverse forme d’arte.

La seconda eccellenza si chiama ACCOGLIENZA: il 28 maggio sarà inaugurato il Giardino dell’Accoglienza, grazie alla donazione di Piero Livio Ricci in memoria dei genitori Alfredo Ricci e Nelia Giuseppina Maria Gragnolati. Posizionato alle spalle dell’ex asilo Colombo, ospiterà anche la sede l’Albergo Diurno per Cicloturisti con BIKE POINT, un luogo in cui gli appassionati di tutti gli sport su due ruote potranno sostare, trovare servizi offerti gratuitamente e partire per visitare il meraviglioso territorio tra Alessandrino e Astigiano che con i suoi paesaggi ispirò il nostro Bozzetti.

Il primo evento rivolto agli appassionati delle mountain bike è già in programma il prossimo 11 giugno: tour MTB nelle colline del Monferrato: con partenza e arrivo a Borgoratto aperto a tutti con noleggio della e-bike e pranzo.

La PANCHINA degli ARTISTI in regione Chiccovello è già un grande richiamo, un punto di sosta in cui conoscere gli artisti locali grazie alle installazioni create dalla giovane illustratrice alessandrina DENISE BISTOLFI.

Il 28 maggio saranno svelate le altre installazioni create da Bistolfi con il suo originale stile: 10 pannelli per 10 luoghi di Borgoratto da conoscere. Non c’è solo la cancellata di Villa Ravizza opera dei Ferrari, ma anche la chiesa con un’opera di Cino Bozzetti o la cappelletta di San Michele con la riproduzione di un’opera di ROMEO BOZZETTI l’ex asilo Colombo dove a breve verrà inaugurato una sala destinata agli Aperitivi letterari, e…. il resto si scoprirà nella passeggiata che dalle ore 10 di domenica 28 maggio accompagnerà nei luoghi di Borgoratto Paese degli Artisti. Alle ore 11,30 poi l’inaugurazione del Giardino dell’Accoglienza.

Questo progetto di riscoperta e valorizzazione di un paese e dei suoi artisti è in linea con quello che sto facendo da un paio di anni con la mia arte: reinterpretare Alessandria per

fare appassionare le persone a luoghi e paesaggi, attraverso uno stile vivace e colorato.

Il colore è percepito con gli occhi, ma parla al cuore: è intrecciato con le nostre emozioni e influenza il modo in cui pensiamo e ci comportiamo” dichiara Denise Bistolfi che aggiunge: “Sono felice di essere stata scelta per illustrare i luoghi simbolo di Borgoratto, accostando così la mia arte a quella di personalità eccellenti del paese a cui si rende omaggio con questa iniziativa.”

Dopo quello inaugurato al Villaggio Europa di Alessandria, nasce a Borgoratto il secondo MURO dell’ACCOGLIENZA by LELE GASTINI (and father).

Si tratta di un’opera diffusa che ha l’obiettivo di accogliere i cittadini che frequentano aree pubbliche. Abitanti e turisti di Borgoratto troveranno dipinti sul muro, su sfondo che si integra con il contesto naturale e architettonico del luogo circostante, personaggi affabili che ricevono con sorrisi, ammiccamenti e saluti con la mano.

“Il MURO dell’ACCOGLIENZA di Borgoratto è un’opera unica e inimitabile: i personaggi che accoglieranno i visitatori saranno, tra gli altri, i grandi artisti del passato, del presente e del futuro che rendono Borgoratto il paese degli Artisti” afferma Gastini

La “cornice di insieme” è poi creata da un altro artista, il pittore LUIGI AMERIO.

L’autore della grandiosa opera “I muri raccontano” di Fontanile (AT) e di vari interventi di street art, è alla sua prima esperienza pubblica in provincia di Alessandria: sua la mappa dell’itinerario Borgoratto paese degli Artisti posizionata di fronte al Giardino dell’Accoglienza. “E’ stata una piacevole sorpresa essere coinvolto in questa iniziativa che mette l’arte al centro. Felice di contribuire a “raccontare” un paese vivace e accogliente come Borgoratto. Questo dell’Amministrazione Bigotti è un esempio felice da seguire” sottolinea Amerio.

Per promuovere questo speciale luogo dove cucina, arte, sport si incontrano e ti fanno sentire a casa, il Comune in collaborazione con la sua responsabile della comunicazione, NADIA BIANCATO, ha predisposto un piano strategico che prende avvio con la diffusione in rete del video promozionale realizzato per “invitare a visitare, scoprire e vivere” “Borgoratto e le sue Terre Belle”,

Il video è prodotto dalla giovane videomaker ELISA SILVETRI che afferma: “Borgoratto è una scoperta, è un paese dalle svariate sfumature. Il mio augurio è di aver svelato attraverso il mio lavoro in quanti modi è possibile vivere uno dei nostri piccoli tesori e la speranza che anche voi possiate rimanerne ispirati come i suoi pittori e artigiani”.

“Protagonisti sono il passato e il futuro che si incontrano con un passaggio di testimone in punta di pennello” evidenzia Nadia Biancato.

Tutto ciò che sul territorio è possibile vedere e fare sarà a breve su tabUi, l’app che consente di raccogliere tutte le informazioni per far godere appieno il tempo libero. Con i suoi oltre 150 mila utenti, l’app con realtà aumentata sarà uno degli strumenti che consentirà alla Grande Panchina come ai molti eventi che a Borgoratto si organizzano di essere intercettati e conosciuti da un pubblico nuovo e vasto.

“Borgoratto Alessandrino entra nella mappatura di tabUi APP diventando così il “Comune tabUiato” numero 1860. La presenza all’interno dell’ormai nota APP di turismo permetterà alle decine di migliaia di utenti di venir a conoscenza del territorio rappresentato dal piccolo paese scoprendone così le sue meraviglie e unicità che lo rendono unico nel suo genere. In questi giorni si sta procedendo alla mappatura che inizia già ad essere visibile scaricando gratuitamente l’app tabUi dallo store Google Play o Apple Store o, in alternativa, a questo link: www.tabui.app/it/appinforma Giorgio Proglio, il visionario CEO di TabUi APP.

Giovedì 8 giugno si terrà la presentazione del libro “Archivi di Borgoratto Paese degli Artisti”, ultimo della collana di tre pubblicazioni curata dal vice sindaco FILIPPO ODDONE.

Si conclude un lavoro di ricerca e catalogazione condotto con passione. L’amore per il mio Borgoratto mi ha fatto prima raccogliere le informazioni relative alla sua storia, per poi dedicarmi al nostro dialetto: restava ancora da “consegnare” ciò che di materiale caratterizza la vita del paese stesso con la storia di alcuni edifici, dei mestieri di una volta, legati alla nostra anima agricola, ai suoi corsi d’acqua ed altri aspetti interessanti e curiosi che non devono cadere nell’oblio. Un piccolo contributo alla conoscenza per gli abitanti di oggi e per quelli di domani, e perché no, a favore di tutti coloro che visiteranno sempre di più il nostro accogliente paese” dichiara Oddone.

La comunicazione si trasforma in evento il 17 giugno: approda a Borgoratto la palestra virtuale “Distanti ma uniti” di Luca Simeone, istruttore di Indoor Cycling, un appuntamento che farà conoscere Borgoratto in tutta Italia, grazie all’evento spinning che andrà in onda in differita sul sito e a disposizione sul canale youtube dove Simeone intrattiene migliaia di sportivi e appassionati per oltre 2 milioni di visualizzazioni.

L’estate porterà i suoi eventi tradizionali:

dal 30 giugno al 2 luglio la SAGRA DEGLI GNOCCHI

il 7 luglio l’appuntamento annuale con la Compagnia Teatrale Fubinese

il 14 luglio il concerto benefico a favore di LILT: quest’anno sarà Tullio De Piscopo ad esibirsi in piazza Roma insieme alla Beggars’ Farm

il 29 Luglio concerto della Essential Street Band che ripercorrerà i grandi classici del Rock

il 17 agosto l’inaugurazione della mostra d’arte nell’ex asilo Colombo: è MARIO CONZANO, uno degli Artisti il protagonista del 2023 e a seguire la FESTRA PATRONALE e la Sagra della Fassona

Sono davvero felice e orgoglioso di vedere che la nostra idea di un nuovo Borgoratto prenda vita! Dal mio primo mandato mi sono chiesto cosa potevamo fare per rendere il paese più attrattivo e accogliente, abbiamo sempre investito in servizi e nella cura del luogo dove viviamo, ma ora diamo vita a un progetto nuovo che individua Borgoratto come “porta del Monferrato”. A pochi chilometri da noi vi sono le colline patrimonio dell’Unesco, luoghi dove fare attività all’aria aperta, vigneti, cantine, splendidi paesaggi il cui panorama ha ispirato I nostri artisti, Questi punti di forza ci hanno portato ad investire sempre di più per rendere Borgoratto un paese da visitare e da riconoscere come luogo accogliente e con servizi disponibili per i cittadini e i turisti” dichiara il sindaco Bigotti che sottolinea quanto determinante sia la collaborazione e il sostegno della Pro Loco nell’organizzazione delle iniziative che hanno portato Borgoratto ad essere conosciuto ben oltre I confini del Piemonte, e conclude: “I progetti a volte nascono per caso o in alcuni momenti particolari: la donazione dell’area da parte della famiglia Ricci, il sostegno forte della Fondazione, I fondi PNRR, una serie di combinazioni che ci hanno permesso di partire, ma una cosa non nasce mai per caso, l’amore di tante persone per il nostro paese e la determinazione nel fare bene! Di questo devo ringraziare tutta la mia squadra e I volontari della Pro Loco che mi sostengono sempre anche nelle scommesse più difficili. In particolare voglio ringraziare l’assessore Lucia Barberis che ha seguito egregiamente la realizzazione di questo progetto, l’instacabile vicesindaco Filippo Oddone che è sempre presente e segue con cura tutti I lavori, il geometra Giuliano Bennati a capo dell’ufficio tecnico e i dipendenti del comune e Nadia Biancato che da tredici anni ci supporta nelle realizzaione dei nostril progetti con cura, dedizione e professionalità. Infine il ringraziamento doveroso e sentito alla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che ha creduto in noi e alla famiglia Ricci per la loro donazione che ha reso possibile l’avvio di questo nuovo percorso turistico”

BORGORATTO PAESE DEGLI ARTISTI

Chi sono i cinque artisti ispiratori il progetto

CINO BOZZETTI

Francesco Bozzetti nacque il 21 ottobre 1876 a Lecce, dove il padre, cremonese, prestava servizio come generale dell’esercito italiano. Da piccolo si trasferì con i genitori a Borgoratto, paese che il padre aveva scelto fin dal 1867 come suo luogo del cuore e buen ritiro, e qui trascorse la sua infanzia.  Fu una governante toscana  ad adottare per il piccolo Francesco il diminutivo di Cino. Alla fine degli studi liceali, grazie all’appoggio materno, ottenne di potersi trasferire a Torino dove, dal 1897, frequentò l’Accademia Albertina di Belle Arti, allievo degli Ubertalli, approfondendo poi i suoi studi artistici con Follini.

Nel 1915 Cino Bozzetti fu una delle personalità di maggior spicco della Mostra dell’Incisione Italiana e quindici anni dopo, con una sua personale a Torino, confermò di essere fra i migliori incisori del primo Novecento. Le sue opere furono presenti nel 1932 a Firenze alla prima mostra del Bianco e del Nero. Nel 1943 espose alla Quadriennale di Roma e a Bruxelles, nel ’44 a Ginevra, a Londra nel ’46, a Losanna nel ’48 e a Parigi nel ’49. La mostra che lo consacrò fra i maggiori artisti italiani della prima metà del ‘900, fu la personale alla Bussola di Torino nel 1947. Sulla scia di tale definitiva consacrazione, giunsero la partecipazione alla Biennale di Venezia del 1948 e la mostra di 121 acqueforti alla Calcografia Nazionale di Roma (1949). Era intento alla produzione di un altro ciclo di acqueforti quando, improvvisamente, si spense a Borgoratto il 25 luglio 1949.

Importante e significativa, anche se a lungo meno conosciuta, la produzione pittorica ad olio e ad acquerello: ispirata principalmente dai luoghi fisici, reali, della campagna intorno a Borgoratto (cascine, ponti, campi, boschi fluviali, tramonti infuocati), dai nomi che paiono inventati tanto sono evocativi e che corrispondono invece ad una tipologia nota all’artista, quanto ai contadini del luogo. Grazie alla sua sensibilità e alla sua mano, Cino Bozzetti sapeva trarre, dalla contemplazione della natura e della fatica del lavoro in campagna, immagini di un valore assoluto ed universale, che sanno parlare a chi è capace di ascoltarne la profonda e toccante poesia.

Si devono a Cino Bozzetti anche gli affreschi, realizzati negli anni Trenta del secolo scorso, che ornano l’abside della chiesa della Beata Maria Vergine Assunta di Borgoratto.

CESARE BRUNO

Nato nella frazione Cantalupo di Alessandria l’11 settembre 1919, ha vissuto in città e poi a Torino, fino alla sua morte nel 2009, trascorrendo spesso periodi nella tranquilla atmosfera della casa di Borgoratto. Una vita dedicata alla medicina, alla famiglia e all’arte. Alla sua intensa e prestigiosa attività professionale di medico si è infatti affiancata una produzione pittorica di grande rilievo: le sue sedie, elemento distintivo della maggior parte delle proprie opere, sono diventate per i critici (con un paragone un po’ irriverente) quello che per De Chirico erano le piazze metafisiche. La sua prima “personale” avvenne a Torino nel 1972 e tante ne seguirono negli anni a venire. In ordine sparso: Bologna, Milano, Alessandria, Stoccarda, Acqui, Roma… Innumerevoli le collettive alle quali partecipò, una per tutte nel 1997 Artissima al Lingotto di Torino, rassegna di respiro internazionale in compagnia dei più grandi maestri contemporanei.

Così su di lui scrisse Angelo Dragone: “Per Cesare Bruno, si sa, ogni composizione muove da tempo da una figura base, la sedia, vera e propria forma elementare capace di accostarsi ad altre e di moltiplicarsi (già lo vedemmo in fitta presenza nei suoi esordi grandiosi) ma soprattutto in grado di formare espressive strutture figurali, cui il colore stesso conferisce eloquenza. (…) Metafore, dunque, dov’è facile perdere di vista la realtà dell’oggetto dipinto per cogliere nella stessa incisività delle figure e di una ben timbrata tavolozza, la forza drammatica del sentimento che lo ispira e che è, la forza di un’idea”.

La sua pittura ha destato l’interesse e l’entusiasmo di critici d’arte ed anche di scrittori come Giovanni Arpino: “L’opera di Cesare Bruno si avvia ad una propria globalità, certamente sfidando se stessa”. Hanno scritto delle sue opere Ernesto Caballo, Pier Angelo Soldini, Ernesto Treccani, Aligi Sassu, Luigi Carluccio Marziano Bernardi, Marisa Vescivo, Karl Gaibel, Maurizio Corgnati, Angelo Dragone, Angelo Mistrangelo, Marco Valsecchi, Paolo Levi, Alberico Sala, Floriano De Santi, Janus e numerosi altri.

RICCARDO CASSOLA

Nato il 10 marzo 1942 in Alessandria, da molto tempo vive a Borgoratto.

Si è dedicato alla pittura dagli anni sessanta, approfondendo via via la tecnica ed affinando il proprio stile tanto da raggiungere livelli notevoli in fatto di composizione ed accostamenti cromatici.

Autodidatta, ha iniziato con il classico figurativo, nature morte e paesaggi realizzati con colori delicati e di rara tonalità polverosa, conferenti alla raffigurazione una caratteristica riposante e gradevole, tipica della poesia pittorica. In seguito ha elaborato uno stile parallelo, molto personale, consistente in figure geometriche variamente composte e allocate. Questa produzione è diventata importante e prevalente.

Tra le forme geometriche, attrici nel proscenio, il cilindro è stato da lui eletto come “simbolo” eminente, ma non esclusivo, nel racconto di situazioni sociali o di rappresentanza. Sebbene alcune opere possano sembrare di non immediata fruibilità, l’osservatore attento può scoprire in esse aspetti coinvolgenti, nei quali si riconosce soggetto, diventando così egli stesso protagonista.

MARIO CONZANO

Nato nel 1944 ad Alessandria, ha vissuto a Borgoratto dal 1979 al 2010, anno della sua prematura scomparsa.

Diplomato in Scenografia all’Accademia Albertina di Torino e al Centro Sperimentale di Cinecittà è stato artefice di molte scenografie teatrali, televisive e cinematografiche.

Le sue opere pittoriche sono entrate a far parte di diverse prestigiose collezioni private, suscitando consenso da parte della critica.

Negli anni ’70 iniziò l’attività di progettista di interni senza abbandonare l’attività pittorica.

Nella sua carriera artistica ha tenuto numerose mostre, personali e collettive, fra le quali si ricorda la partecipazione alla Biennale di Roma nel 1971.

La costante dell’opera di Mario Conzano è l’interesse per la figura umana, un’autentica esigenza di recupero della centralità dell’uomo. L’artista ama raccontare storie di vita tratteggiando i suoi personaggi con gesto forte e incisivo. Con humour penetrante fa emergere dai volti espressioni ora inquiete, ora aggressive, ora lascive che ben esprimono le varie tipologie caratteriali. L’accettazione e l’esaltazione del “reale” giungono ad assumere suggestive valenze simboliche che creano un intenso impatto visivo. La figura femminile è resa come sirena ammaliatrice e oggetto di desiderio, ma anche come creatura morbida e sognante. I colori forti e contrastanti, a tratti, lasciano spazio ad una luce penetrante che esplora e mette a nudo l’interiorità dei personaggi.

ERNESTO E MARIO FERRARI

Ernesto e Mario Ferrari, padre e figlio, artigiani fabbri, riuscirono a raggiungere livelli di vera arte nella lavorazione del ferro. Pur conservando una certa sobrietà nelle linee, dedicarono singolare cura alla ricerca e all’esecuzione del particolare, tanto da manifestare in ogni “creazione” un gusto raffinato unico e sorprendente.

Ernesto, era nato il 14 aprile del 1894, nel cuore della vecchia Alessandria, in via Milazzo, poco lontano dall’antica chiesa di Santa Maria di Castello. Fin da bambino rivelò attitudine al disegno e profonda capacità di osservare e apprezzare le meraviglie della natura. L’estrema povertà della famiglia lo portò, ancora in giovane età, al lavoro di bottega e poi in officina.

Partecipò alla prima Guerra Mondiale in un reparto di artiglieria alpina dove incontrò Pietro Morando, il pittore che stava realizzando i suoi primi disegni di guerra e del quale fu amico sincero per tutta la vita.

Conclusasi la parentesi militare, lavorò per un anno nelle Officine Ferroviarie di Savigliano, quindi tornò nell’alessandrino, stabilendosi a Borgoratto dove prestò la sua opera presso il carradore Giacomo Martini. In quegli anni realizzò ammirevoli lavori in ferro battuto (soprammobili, statuette ecc.). Nel 1922 si mise in proprio: tra i primissimi impegni di quel periodo vi è  la realizzazione della splendida cancellata Villa Ravizza in Borgoratto, ora proprietà Parodi, vero capolavoro di fantasia ornato di foglie, fiori e animali.

Dal matrimonio con Maria Maddalena Ricci nacque, nel 1925, Mario, erede e continuatore dell’opera paterna. Nel 1934 la famiglia lasciò Borgoratto e si trasferì ad Acqui Terme presso la famiglia Ottolenghi, che si avvalsero dell’opera di Ernesto per la prestigiosa residenza che stavano costruendo sulla collina.

Alla fine della seconda Guerra Mondiale il figlio Mario si unì al padre e insieme crearono opere di grande valore, ad iniziare dal cancello d’ingresso di Villa Ottolenghi, seguito dal portale del Mausoleo. Ogni opera dei Ferrari è arricchita da animaletti (topolini, chiocciole, pesci, ranocchie, api, libellule) ed ognuna è un capolavoro di maestria, ingegno e tecnica.

Nel 1950, tre sculture furono offerte a Papa Pio XII, al Presidente della Repubblica Luigi Einaudi e al Presidente del Consiglio dei Ministri, Alcide De Gasperi.

Il figlio Mario si dedicò anche al lavoro di intarsio del ferro, con metalli preziosi, creando oggetti di notevole fattura (bracciali, monili, medaglie, candelabri ecc.) e sperimentò tecniche sempre più raffinate.

Ernesto Ferrari morì il 3 luglio 1973, Mario il 17 agosto 1990 investito da un’auto pirata nei pressi di Villa Ottolenghi.

Maggiori informazioni possono essere reperiti sul sito www.fabbriferrari.it

Chi sono i quattro artisti onorari di Borgoratto

LUIGI AMERIO

Luigi Amerio nasce  a Fontanile nel 1954,dove vive tuttora. Fin da giovanissimo coltiva il suo interesse per l arte della pittura, frequentando i corsi all Accademia di Torino,cimentandosi negli anni in vari stili pittorici. La sua professionalità gli ha valso numerosi riconoscimenti. Le targhe argento al concorso internazionale della rivista Arte, Mondadori editore. Targhe speciali al concorso Cesare Pavese 1992 1993 1994 1995. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive. Attualmente è impegnato nel progetto comunale di Fontanile ‘I muri raccontano…”, una serie di dipinti che illustrano ai turisti e alle nuove generazioni la storia del paese.

DENISE BISTOLFI

Denise Bistolfi è una grafica e illustratrice di Alessandria, ha 35 anni, si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Brera. Dopo alcune esperienze e collaborazioni professionali con aziende del territorio ha deciso di avviare la libera professione.

Un po’ per gioco, un po’ per celebrare Alessandria che il lockdown le aveva fatto riscoprire, nel Dicembre 2020 ha partecipato a un contest che invitava a immaginarsi una città diversa, utopica.

Ha scelto di illustrare un angolo insolito, quello tra via Guasco e via Plana, dove tra i palazzi “spunta” la chiesa della Beata Vergine Assunta. L’opera ha riscosso subito successo in rete, così ha continuato a reinterpretare luoghi urbani, con uno stile vivace. Da sempre, infatti, ama l’eccentricità nell’arte, come si può intuire dalle sue creazioni che sono un’esplosione di fiori e colori. Il suo lavoro trae ispirazione dalla cultura popolare messicana.

Con la sua arte vuole evocare emozione e raccontare chetutto può essere meglio di come appare, se cambiamo lo sguardo e usiamo la fantasia.

LELE GASTINI

Lele Gastini, illustratore freelance e visual artist di Alessandria, si laurea nel 2016 presso lo IED Milano.
Lavora specialmente in bianco e nero, con l’inchiostro, acrilici e in digitale. La sua ricerca si basa sull’uso delle linee e del dettaglio, ama immaginare mondi possibili e impossibili.
Attualmente lavora con privati e aziende, realizzando murales, illustrazioni, progetti grafici e opere su commissione.
Nft Artist dal 2022, le sue opere si trovano su Foundation, Knownorigin, AsyncArt e Nifty Gateway.
Le sue più grandi ispirazioni sono la filosofia e le emozioni umane; la ricerca si basa sull’equilibrio tra un caos ordinato e le emozioni che le sue linee vogliono esprimere.
Membro del collettivo di Cripto Artists: “Bottega”.
Ha esposto a Miami durante Art Basel nel 2022 per Art Innovation Gallery e a Hong Kong nel Marzo del 2023.

ELISA SILVESTRI

Elisa Silvestri si laurea in Media Design e Arti Multimediali alla NABA di Milano nel 2014 specializzandosi nell’ambito audiovisivo. Inizia la sua carriera lavorativa nel mondo del   video in uno studio in provincia di Lecco per poi passare a lavorare come assistente, video operatrice e montatrice per La7. Nel 2019 collabora con il festival itinerante Cinemadamare. Nel 2020 decide di ritornare a casa, ad Alessandria e costruire la sua carriera lavorativa nel territorio. Inizia la sua avventura come libera professionista ed entra a far parte dell’organico come videomaker per una nota multinazionale valenzana.