PalatiumVetus: Una pagina di storia alessandrina

Un grande libro in cui leggere la storia antica della città. Così si presenterà Palatium Vetus, il complesso di piazza della Libertà, ormai completamente restaurato, che dal  1° settembre scorso, è diventato sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.

Un intervento complesso e delicato che ha riservato molte sorprese, eseguito su progetto di Gae Aulenti, architetto di fama internazionale – afferma con soddisfazione Pier Angelo Taverna, presidente dell’Ente. Un nome importante che lascerà un segno della sua creatività come le opere firmate per Alessandria da Ignazio Gardella e Leon Krier, il ponte progettato da Richard Meier e il Palazzo dell’Edilizia da Daniel Libeskind”.

Prima dell’avvio del cantiere nulla faceva pensare alla possibilità di recuperare ancora tracce dell’antica sede comunale. Si sapeva, in particolare da articoli dello studioso Fausto Bima, del capitello che porta il primo e più antico stemma della città di Alessandria e di altre testimonianze nella parte privata dell’isolato su via dei Martiri, e della scoperta dell’affresco con San Paolo in occasione di lavori fatti dai militari nel 1954 nella manica interna del primo cortile. C’erano segnali, i documenti antichi parlavano di questo palazzo ma si pensava che la grande trasformazione post-napoleonica legata alla demolizione dell’antico duomo avesse riplasmato il preesistente in modo sostanziale.

Sono venuti man mano alla luce una serie di tesori – sottolinea ancora Pier Angelo Taverna – L’operazione, iniziata a suo tempo con il recupero strutturale dell’immobile, è stata estremamente importante e con i primi ritrovamenti, d’accordo con le Soprintendenze, abbiamo adattato le nostre esigenze al Palazzo che rappresenta la memoria della città medievale”.

Fondamentale è stata la scoperta del broletto, lo spazio cintato dove si svolgevano le funzioni politiche ed amministrative del Comune medievale che verrà restituito alla città. Una testimonianza di grande rilievo – come hanno confermato le competenti Soprintendenze – in quanto, nonostante le numerose trasformazioni dovute all’avvicendarsi dei secoli, la struttura è rimasta autentica. In ogni momento dell’anno, sarà possibile ammirarne la facciata prospiciente il cortile interno, protetto dalla bella copertura in vetro e acciaio progettata da Gae Aulenti. Questa zona sarà aperta al pubblico e collegata alla grande sala espositiva che ospiterà parte della collezione d’arte della Fondazione e che sarà anche messa a disposizione per mostre ed  iniziative culturali.

Una volta terminato il restauro dei prestigiosi affreschi medievali, recentemente emersi, la sala convegni al primo piano, arricchita da teche climatizzate per l’esposizione dei quadri antichi della Fondazione, sarà destinata ad incontri e convegni e disponibile, per visite guidate su prenotazione.

Una grande occasione di conoscenza, per gli appassionati di storia e di storia dell’arte, e per la città che, grazie a queste importanti scoperte, si colloca all’interno dell’antica rete delle sedi più rappresentative nell’Età dei Comuni.