Alessandria, 26 Settembre 2013 – Palatium Vetus riapre le sue porte al pubblico in occasione di un ciclo di conferenze organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.

Le conferenze saranno scandite nell’arco dei prossimi tre mesi, da ottobre a dicembre, in fascia pomeridiana per favorire un maggior afflusso di pubblico, con la formula che prevede la presenza di un prestigioso relatore esterno, affiancato da un docente del Dipartimento.

In calendario otto incontri, di cui cinque si terranno nella sala convegni dell’antico “broletto” di Palatium Vetus, sede della Fondazione, in piazza della Libertà 28 e gli altri tre a Palazzo Borsalino, sede del Dipartimento, in via Cavour 84 ad Alessandria.

 “Con questa iniziativa – afferma il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell’”Avogadro”, Salvatore Rizzello – si intende offrire un’importante occasione di riflessione e confronto su temi oggetto dell’attività di ricerca del Dipartimento, ma che sono di interesse anche per il grande pubblico.  
Il fil rouge che collega i vari appuntamenti è l’individuazione delle principali criticità della crisi economico-sociale in atto e le possibili soluzioni per il superamento della stessa, con analisi di tipo giuridico, economico, sociale e storico-politologico”.

Questo ciclo di conferenze rappresenta un ulteriore tassello nell’ambito della collaborazione stabilita con l’Università Avogadro, di cui la Fondazione è partner storico.

“L’apertura di Palatium Vetus – afferma il Presidente della Fondazione Pier Angelo Taverna – e la disponibilità della moderna sala convegni allestita nel “broletto” permettono di organizzare questa iniziativa che ci consente di raggiungere alcuni obiettivi: offrire un contributo alla cultura e all’approfondimento di tematiche di grande attualità, valorizzare il know how della nostra Università e far rivivere questo antico palazzo aprendolo alla cittadinanza e agli studenti. Mi auguro che il confronto con esperti del settore susciti un dibattito costruttivo e contribuisca a chiarire tanti interrogativi sul futuro del nostro Paese”.

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