La collana editoriale “Alessandria e il Risorgimento”, edita da Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e Cassa di Risparmio di Alessandria Spa, si conclude quest’anno con la presentazione del terzo volume della trilogia, dedicato al tema “Gli anni dell’Unità”. Si tratta di un progetto impegnativo che ha preso il via nel 2008 per completarsi nel 2010, alla vigilia della celebrazione del 150° anniversario dell’unificazione del nostro Paese con un intento non puramente celebrativo, ma di approfondimento storico e culturale sul ruolo svolto dalla provincia di Alessandria nel perio-do risorgimentale. Il volume, curato da Valerio Castronovo in collaborazione con Enrico Lusso, è come sempre il risultato dell’impegno di un gruppo di studiosi di chiara fama, tra cui Elio Gioanola e Carla Enrica Spantigati, i quali hanno portato a compimento la vasta ricerca commissionata dalla Fondazione e dalla Cassa di Risparmio di Alessandria Spa in occasione del 150° dell’Unità d’Italia, per offrire, in una ricorrenza così densa di significati, un contributo di riflessione e di approfondimento sulle tematiche che da questa data sono scaturite nel dibattito culturale contemporaneo. Con il 1861 di fatto si conclude il periodo in cui Alessandria rivestì un ruolo rilevante nelle vicende risorgimentali. Dopo la stagione “epica” delle rivolte e delle cospirazioni si fa strada l’esigenza di dare al nuovo stato nascente sostanza e concretezza in termini di ge-stione del territorio e della società. Non è forse un caso che a ricoprire, in varie fasi, ruoli di primissimo piano nella costruzione finale dell’Italia unita, troviamo un avvocato alessandrino, che del “genius loci” incarna a livelli molto alti le qualità e le prerogative: Urbano Rattazzi. Una figura non ancora adeguatamente riconosciuta dalla storiografia risorgimentale, della quale questo volume rivede e analizza l’importante contributo allo sviluppo della nazione. Uomo di fiducia di Vittorio Emanuele II, più volte ministro dal 1848, ispirò le sue azioni a un ponderato pragmatismo “alieno da audaci acrobazie politiche” come scrive Valerio Castronovo. Eppure fu uno degli ispiratori della legislazione che avrebbe definito l’impianto laico dello stato sabaudo, quello stesso che venne poi ereditato dall’Italia liberale. Non possiamo poi dimenticare che dei 1089 volontari che partirono da Quarto con Giuseppe Garibaldi ben 16 erano monferrini. Un grande statista quindi, e un manipolo di patrioti che avevano in comune, seppure con diversi punti di vista, l’ideale di un’Italia unita e non più oppressa dallo straniero.

Il volume consente di ripercorrere quegli anni fondamentali per la nostra storia, in una chiave che efficacemente coniuga i fenomeni storici, economici, politici e sociali con le vicende umane dei suoi numerosi protagonisti e intreccia, secondo le più avanzate tendenze storiografiche, la “grande storia” della nazione che va costituendosi con la “microstoria” del nostro territorio.

Vi ritroviamo eventi e protagonisti di un momento cruciale del XIX secolo che pongono i fondamenti delle vicende politiche della nazione nei secoli successivi e stabiliscono al tempo stesso i lineamenti di quello che sarà il tessuto socio-politico ed economico del nostro territorio.

L’opera affronta queste complesse tematiche dal punto di vista storico, geografico, urbanistico, architettonico, economico, letterario e artistico con profondità di analisi e ricchezza di documentazione ed è pubblicata a cura della Soged di Alessandria.

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