Alessandria, 22 novembre 2025 – Nell’ambito delle iniziative realizzate per la mostra Il Moncalvo e la sua bottega. Movimento e sentimento nella Controriforma in occasione del 400º anniversario della morte del pittore Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e Palazzo del Governatore hanno presentato stamane il catalogo della mostra, alla presenza degli enti e professionisti che hanno collaborato e partecipato alla realizzazione del volume.

La presentazione del catalogo è stato uno dei tanti momenti di approfondimento sull’autore e sulla sua epoca, realizzati durante la mostra, in programma fino al 21 dicembre 2025 a Palatium Vetus.

In questo conto alla rovescia finale intenso di eventi (prossimamente sarà anche presentato il dipinto Assunzione della Vergine di Guglielmo Caccia proveniente da Castelletto Monferrato a seguito della conclusione del restauro), sarà condiviso il frutto del lungo lavoro di ricerca e studio realizzato in questi mesi, concretizzato attraverso il catalogo della mostra, curato da Mariateresa Cairo, Vittoria Oneto e Liliana Rey Varela.

In esso, oltre a raccogliere le schede di ogni opera presente in mostra, con gli opportuni confronti e riferimenti, sono stati realizzati diversi focus su alcuni aspetti particolari e significativi della produzione cacciana. Alcuni esempi sono rappresentati dagli strumenti musicali suonati da angeli musicanti o particolari elementi floreali realizzati dalla figlia del pittore Orsola Maddalena. Si sono approfondite le differenze sui diversi personaggi alati utilizzati nei suoi dipinti in particolare i putti, le diverse tipologie di raffigurazione delle Immacolate Concezioni o l’evoluzione delle Madonne del Rosario, tanto richieste, queste ultime, dai committenti per la particolarità del momento storico della Controriforma.

Lo studio della società e della vita a Moncalvo, sede della casa di famiglia, nella prima metà del Seicento, aiuterà i lettori a immaginare i complicati momenti vissuti dal pittore e le sue figlie, in quel che era la società del momento.

Gli aspetti didattici e divulgativi, come nella mostra, sono fondamentali anche nel catalogo, che ha come obiettivo di avvicinare il pubblico generale alla conoscenza di questo importante artista del territorio. A tal fine sono fondamentali le infografiche che accompagnano i lettori nella complessa produzione dell’artista, stabilendo diverse fasi cronologiche in funzione delle vicende artistiche del Moncalvo.

Guglielmo Caccia è sempre stato uno degli autori piemontese più favoriti dalla fortuna critica e pertanto la sua produzione è stata molto studiata e alle sue opere sono state dedicate importanti risorse. Nel catalogo si parla, inoltre, delle campagne di restauri delle opere del Caccia della Cattedrale di Alessandria, sostenute negli ultimi decenni dalla Consulta per la valorizzazione dei beni artistici dell’Alessandrino.

Le campagne di restauro sono state sempre sostenute dallo studio e hanno ampliato la conoscenza facendo scoprire particolari sulla tecnica artistica, sulla datazione e sulla raffigurazione delle immagini. Nonostante ciò, la figura di Guglielmo Caccia e della sua bottega si presenta come una produzione con ancora tanti argomenti da approfondire, in relazione alla proficua laboriosità, alla reiterazione dei soggetti raffigurati con poche varianti e all’autografia di alcune opere.

Un altro aspetto importante affrontato nel catalogo è il focus dedicato ai disegni, che in mostra sono presenti, facilmente identificabili col pittore ma difficilmente databili per la loro funzione di bozzetti o per il loro carattere di studi.

Infine, questo catalogo cartaceo completa l’importante azione di studio, conoscenza e divulgazione realizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria nel 2025 che, oltre alla mostra, conta anche la realizzazione del sito web dedicato al pittore www.ilmoncalvo.it, per il quale è stata condotta un’approfondita campagna fotografica e schedatura delle opere presenti nella provincia di Alessandria. Questo lavoro si potrebbe ancora implementare, costituendo una importante fonte di conoscenza sul pittore nel nostro territorio.

Tutte queste azioni si caratterizzano dal volere della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria di avvicinare il patrimonio locale a tutti i cittadini, consapevole dell’importanza del riconoscimento dei propri tesori culturali per poter garantire la conservazione del patrimonio culturale.

Anche quest’anno, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria – afferma il Presidente, notaio Luciano Mariano – ha inteso rendere omaggio a un grande artista del nostro territorio, il Moncalvo, con una importante mostra a Palatium Vetus e la presentazione del catalogo è il risultato del rilevante lavoro di studio e di ricerca che sottende a questo evento. La pubblicazione è destinata a diventare un fondamentale strumento a disposizione di studiosi di storia dell’arte, di cittadini, di insegnanti, di giovani curiosi e ringrazio sinceramente tutti coloro che hanno reso possibile questa impresa: gli autori, i fotografi, i restauratori, i prestatori d’opera, le istituzioni e gli enti coinvolti. E rivolgo un pensiero speciale a chi, sfogliando queste pagine, sentirà nascere il desiderio di conoscere, di approfondire, di apprezzare la nostra terra e la sua straordinaria eredità culturale.

Lo studio dell’opera di un artista così significativo per il territorio, importante fonte d’ispirazione nella produzione pittorica piemontese nel tempo, rappresenta un presupposto fondamentale dell’attività di tutela di recente attuata, e futura – dichiara il Soprintendente, Arch. Lisa Accurti della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Alessandria, Asti e Cuneo -.Le molteplici iniziative realizzate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria ed imperniate sulla mostra “Il Moncalvo e la sua bottega. Sentimento e movimento nella controriforma”, nell’anno a lui dedicato, hanno stimolato la conservazione e la ri-valorizzazione del patrimonio cacciano attraverso un sistematico e metodico processo di conoscenza, manutenzione e restauro, e rinnovata fruizione delle sue opere.  Con il catalogo, che, oltre a studiare i dipinti presenti in mostra, analizza diversi aspetti storico-critici e tecnici – talvolta poco noti – dell’operare del Moncalvo, si offre infine una visione più ad ampio raggio della sua produzione, affermando un’ulteriore tappa nel lungo percorso di interpretazione della figura dell’artista e del suo entourage.

La Consulta cura da molti anni l’opera di Guglielmo Caccia, il Moncalvo, in particolare guardando al ricco nucleo di dipinti conservati in Cattedrale ad Alessandria. Il Caccia, infatti, è un artista che ebbe grande fortuna tra i suoi contemporanei, ma che continua a trasmettere emozioni e sentimenti di pietas anche a noi che ne celebriamo le glorie a quattro secoli di distanza – dichiara il Dr. Alberto Zaio, presidente della Consulta per la valorizzazione dei beni artistici dell’Alessandrino -. Per questa ragione abbiamo sostenuto fin dall’inizio il progetto di dedicare una mostra all’artista monferrino, facendoci carico del restauro del Tobiolo e l’Arcangelo Raffaele, del Moncalvo, conservato in Cattedrale ad Alessandria, e concorrendo (insieme alla Fondazione CRAL) al restauro dell’Assunzione di Maria della chiesa della Madonna della Pace e San Rocco a Castelletto Monferrato. Impegnarci a servizio della crescita culturale del territorio per tutelare ogni forma di espressione artistica elaborata lungo i secoli costituisce da ventotto anni lo scopo sociale della nostra associazione. Per cogliere questo obiettivo è fondamentale non restare mai da soli e desidero rivolgere in questo senso un ringraziamento particolare alla Fondazione bancaria e al suo presidente che operano con tanta sensibilità su questo fronte.

image_printStampa