Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Provincia di Alessandria e Cassa di Risparmio di Alessandria Spa hanno firmato una integrazione al Protocollo di intesa per l’anticipazione del pagamento di CIGS in deroga che era stato sottoscritto il 14 maggio 2009.

Il provvedimento si è reso necessario al fine di rendere l’accordo più rispondente alle esigenze manifestate dai lavoratori e raccolte dalle Organizzazioni Sindacali e dalle Associazioni di Categoria.

In particolare, è stato ridotto l’importo massimo dell’anticipo di integrazione salariale da 900 a 700 euro, con un contestuale ampliamento del periodo di concessione da 7 a 10 mesi ed un conseguente aumento del massimo complessivo di anticipazione da 6.300 a 7.000 euro.

Viva soddisfazione è stata espressa dal Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Pier Angelo Taverna che ha dichiarato: “

La revisione della convenzione stipulata nel maggio 2009 con la Provincia e la Cassa di Risparmio di Alessandria rappresenta un altro importante tassello della strategia che la nostra Fondazione ha messo in atto a fronte dall’attuale crisi economica, un fenomeno che nel nostro territorio ha forse superato il momento più acuto, ma continua a procurare problemi ad un numero molto elevato di lavoratori.

L’intervento del nostro Ente è finalizzato all’abbattimento degli oneri riferiti alle spese di bollo, che sono anche i più gravosi, relativi ai conti correnti sui quali la Banca locale concede gli anticipi a fronte delle erogazioni della cassa integrazione in deroga a ‘zero’ ore.

Le modifiche ora apportate rendono ancora più efficace questo strumento e credo ciò possa rappresentare un segnale importante per tutti quei lavoratori dell’alessandrino che operano in settori cruciali per la nostra economia, come ad esempio quelli dell’artigianato e del comparto orafo.

Per quanto riguarda la Fondazione, l’intervento relativo alla cassa integrazione in deroga si affianca ad iniziative quali il microcredito per famiglie in difficoltà e l’assegnazione dei primi alloggi del progetto di housing sociale, misure che complessivamente interessano una fascia molto ampia della nostra realtà locale e rispondono in modo concreto e tempestivo allo stato di crescente disagio sociale”.

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