Tra le novità della quinta edizione una residenza per artisti e un libro dedicato all’Ovadese.

Grandi novità per Sconfinamenti. Giunta alla quinta edizione, la rassegna culturale organizzata dall’Enoteca regionale di Ovada e del Monferrato grazie alla disponibilità e al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, percorre quest’anno nuove strade.

L’importante riconoscimento ottenuto dal centro zona Ovada, Città Europea del Vino 2024, ha spinto il CdA dell’Enoteca a ripensare l’importante appuntamento culturale mettendo il nostro territorio al centro del progetto, con l’obiettivo di renderlo sempre più attrattivo” dichiara il presidente dell’Enoteca Mario Arosio.

La manifestazione si sposta in autunno, momento in cui l’Ovadese ha un fascino tutto particolare. Il rinnovamento però non è solo nella collocazione stagionale. Spiega la direttrice artistica Raffaella Romagnolo: “Sconfinamenti è sempre stata l’occasione per portare nel nostro territorio autori e storie. Perché non provare a rovesciare la prospettiva? L’Ovadese ha grandi potenzialità e pensiamo che questa sia una buona occasione per far conoscere agli ospiti le sue caratteristiche. Così, all’idea originaria della rassegna, abbiamo unito quest’anno quella della residenza d’artista”.

Questo interessante progetto culturale dedicato all’Ovadese si avvale, anche quest’anno, del sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria – afferma il presidente, notaio Luciano Mariano – tramite il bando “Terre belle” di cui rispecchia pienamente gli obiettivi, introducendo validi elementi di novità in grado di richiamare l’attenzione del pubblico e di valorizzare questo territorio ricco di castelli e di borghi medievali circondati da colline e vigneti.

Questa rassegna rappresenta un’importante occasione per valorizzare le eccellenze dell’Ovadese -sottolinea l’assessore regionale Enrico Bussalino. – Manifestazioni di questo tipo contribuiscono a rafforzare l’identità locale e regionale, facendo conoscere, attraverso la narrativa, le storie e i sapori di una terra ricca di tradizioni, che costituiscono un vanto per tutto il Piemonte.

Dal 2 al 4 ottobre quattro scrittori soggiorneranno quindi nell’Ovadese e saranno coinvolti in un programma di appuntamenti allo scopo di far conoscere luoghi significativi e produzioni locali, con visite guidate, degustazioni, passeggiate. Nel tardo pomeriggio e in serata è prevista invece la parte “pubblica” della manifestazione, con la presentazione dei loro libri, anche nella forma particolarmente coinvolgente della “cena con l’autore” e della lettura scenica.

Di seguito il programma:

Mercoledì 2 ottobre, presso l’Enoteca regionale di Ovada e del Monferrato, a partire dalle 18:30

Franco Faggiani presenta Basta un filo di vento (Fazi, in uscita il 24 settembre) in dialogo con Lara Giorcelli, editor e organizzatrice culturale

Cena con gli autori

Alessandro Barbaglia, L’invenzione di Eva (Mondadori): reading teatrale

Giovedì 3 ottobre, presso l’Enoteca regionale di Ovada e del Monferrato, a partire dalle 18:30

Piera Ventre presenta Gli spettri della sera (Neri Pozza) in dialogo con Raffaella Romagnolo, scrittrice e direttrice artistica della manifestazione.

Cena con gli autori

Gian Marco Griffi, Ferrovie del Messico (Laurana): reading teatrale

Raccontare il Monferrato

Sconfinamenti 2024 non termina il 4 ottobre. Durante la residenza, gli scrittori cominceranno a lavorare su un racconto ispirato a questa particolare esperienza e alle specificità del Monferrato ovadese. I testi saranno poi raccolti in un volume, con l’obiettivo di restituire al lettore sguardi originali sulla realtà che abbiamo sott’occhio tutti i giorni e di cui spesso non sappiamo scorgere potenzialità e sviluppi.

Gli autori ospiti dell’edizione 2024

Alessandro Barbaglia, scrittore e libraio, è nato nel 1980 e vive a Novara. Per Mondadori ha pubblicato La Locanda dell’Ultima Solitudine, finalista al premio Bancarella, L’Atlante dell’Invisibile, Nella balena, La mossa del matto. L’Iliade di Bobby Fischer – vincitore del premio Segafredo Zanetti e del concorso letterario CONI – e L’invenzione di Eva. Vita scordata di Hedy Lamarr, la diva geniale. Con il suo primo libro per ragazzi, Scacco matto tra le stelle, nel 2021 ha vinto il Premio Strega Ragazze e Ragazzi.Gian Marco Griffi è nato nel dicembre del 1976, è cresciuto a Montemagno, in Monferrato, e vive ad Asti; lavora in un circolo di golf (il golf club Margara di Fubine Monferrato) e scrive storie. Suoi racconti e brani sono usciti su numerose riviste letterarie e su svariati quotidiani (“Repubblica”, “Domani”, “Finzioni”, “La Stampa”, ecc.). Ha pubblicato i racconti di Più segreti degli angeli sono i suicidi (Bookabook, 2017), Inciampi (Arkadia, 2019). Il romanzo Ferrovie del Messico (Laurana, 2022, tradotto in francese per Gallimard, di prossima traduzione in tedesco, catalano e ceco), ha vinto numerosi premi letterari (tra i quali il Premio Mastercard Letteratura, il Premio Mario La Cava, il Premio Zeno, il Premio Salgari di letteratura avventurosa); è stato “Libro dell’anno” 2022 per il programma Fahrenheit di Rai Radio 3, ed è entrato nella dozzina finalista del Premio Strega.

Franco Faggiani

Non più vette da raggiungere ma sentieri da percorrere e boschi da attraversare. È ormai questa la filosofia che lega Franco Faggiani, romano di nascita e milanese d’adozione, alla montagna, protagonista e non solo semplice scenario nei suoi libri. Da una dozzina d’anni scrittore a tempo pieno – i suoi romanzi sono pubblicati anche all’estero – ha alle spalle mezzo secolo di giornalismo da free lance, in diversi paesi del mondo. Di recente ha ripreso a collaborare con le riviste del Cai e del Touring Club Italiano. Nel suo carnet da autore ci sono testi per libri fotografici, guide sui cammini, resoconti di viaggi, manualetti sulla corsa e sull’enogastronomia, biografie, racconti. E poi dieci romanzi, sei dei quali pubblicati con Fazi Editore. L’ultimo nato è Basta un filo di vento (2024), ambientato tra le colline dell’Oltrepò. Con La compagnia del gelso (Aboca Edizioni)è finalista al premio Campiello Natura 2024.

Piera Ventre è nata a Napoli e vive a lavora a Livorno. Palazzokimbo (Neri Pozza, 2016) è stato finalista alla seconda edizione del Premio Neri Pozza e ha vinto il Premio Pavoncella. Sette opere di misericordia (Neri Pozza, 2020), selezionato per il Premio Strega 2020 e vincitore del Premio Procida – Isola di Arturo – Elsa Morante. Le stanze del tempo (Neri Pozza, 2021), finalista al Premio I Fiori Blu, al Premio Settembrini e al Premio Letterario Chianti.

Evento organizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e con la collaborazione di Regione Piemonte, del consorzio Gran Monferrato, di Alexala, del Consorzio di tutela dell’Ovada DOCG e dei Comuni dell’Ovadese.

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